Herrgottsruh - Il riposo del Signore -Friedberg (De)
Insieme condannati, insieme salvati
In croce per rifare il mondo e costruire un nuovo regno.
Sul Golgota la folla dei personaggi ‹importanti› che hanno condannato il Signore, poi un altro crocefisso che si associa alla loro compagnia per maledire e disprezzare Gesù. Un terzo crocefisso, un malfattore qualunque, senza credito e senza nome, si rivolge invece al Signore per rendergli onore e per chiedergli: "Ricordati di me quando sarai nel tuo regno". Gesù gli risponde: "Oggi sarai con me in paradiso" (Lc. 23, 35-43).
1) Questi due condannati, Gesù e il buon ladrone, si sono capiti, si sono trovati amici, sono entrati in un nuovo ordine d'idee, l'uno rivestito di una autorità regale, l'altro di una ´responsabilità corrispondente e hanno cominciato insieme e insieme a noi a rifare il mondo dalle fondamenta (Lc.).
2) Alle volte siamo forse accusati d'essere degli illusi, ma nessuno può fiaccare la nostra buona volontà e l'intervento del Redentore mentre alcuni, forse per nascondere la loro insoddisfazione, talvolta amara, altre volte sprezzante, cercano d'imporsi per non essere dimenticati.
3) l?autorità è sempre personale, mai collettiva, nello stesso tempo sempre insieme e in unità, mai in opposizione. perché non è contro ciò che passa e che muore e che non è nemmeno autorevole, infatti, l'autorità è fondamentale, ordinata e convincente. Voler imporsi solo con la forza e i raggiri, significa cercare un dominio che poggia su un trono vacillante, puntellato da controlli e repressioni autoritarie ma non autorevoli.
4) Non riconoscere Gesù re, equivale ad esautorare la propria coscienza.
5) Gesù è il principio e il re della democrazia, perché i suoi sudditi in unità con lui fanno parte di un unico corpo, nutrito da un unico sangue, viventi di una sola vita.
6) Chi cerca un re sulla terra fa la figura di quegli Ebrei che hanno scelto un Saul e hanno rifiutato non Samuele ma Dio stesso, non il papa ma la religione.
