Una volta gli animali si radunarono in un gran comizio. Vennero da tutte le parti della terra: il rinoceronte dall’Africa, l’elefante dall’India, il canguro dall’Australia, l’orso dall’America, il topolino da dietro casa. Poi vennero lo stambecco, il gatto, le scimmie, i piccioni, lo struzzo, il cavallo, le galline e tanti altri animali che a nominarli tutti ci vorrebbe un libro intero.
E quella volta stavano insieme senza litigare e senza sbranarsi a vicenda, come invece avrebbero fatto sicuramente, se non si fossero trovati, in comune accordo, a protestare contro un privilegio assurdo e non più tollerabile: quello che l’uomo era riuscito a raggiungere, arrogandosi il diritto di essere superiore e diverso da tutti loro. Per cambiare le cose e rinnovare i rapporti su una base più equa, deliberarono ed elessero una commissione di studio.Questa, dopo aver studiato, arrivò alla conclusione che sarebbe bastato togliere il cuore all’uomo per farlo diventare anche lui un animale. Dopo questo primo passo importante della loro scienza, dissero che per riuscire a tanto sarebbe bastato risvegliare nell’uomo, al posto dell’amore, il suo interesse. E nel cercare i campi da proporre alla sua attenzione, si accorsero che non valeva la pena di far tanta fatica, perché molte volte l’uomo, senza sforzo e con estrema naturalezza, bada solo a sé stesso e si preoccupa unicamente di sé.
E qui arrivarono finalmente al nocciolo della questione: un uomo egoista era semplicemente senza cuore!
E così, anche solo con un poco di egoismo, riuscirono a far diventare qualche uomo un animaluccio e, non solo lui, ma per mezzo suo anche quelli che gli stavano vicino.Ecco, perché da allora con alcuni dei nostri simili non si riesce più a parlare e non si riesce nemmeno ad andar d’accordo;...
infatti, essendo diventati un poco animalucci, parlano una lingua che nessuno capisce, diversa da quella che usano tutti gli altri uomini.

