giovedì 28 aprile 2011

Una lettera personale per tutti


Carissimo B.
Grazie per gli auguri e la tua lettera. Con pochi tratti mi hai fatto sapere quanto mi premeva.
È una consolazione ricevere belle notizie e tu hai l'arte di trasmettere tutte quelle opportune in modo aperto e semplice.
Forse stimolato dalle tue qualità ho pensato di risponderti pubblicamente, non tralasciando di spiegarti il perché e il percome.
Se non sei del parere cancellerò anche questa pagina , infatti, l'usuale è sempre più amico anche quando magari è meno aperto.

Prima di venire da me scrivimi ancora leggi quel che segue.
Tu lo sai che ti ho sempre accolto come e perché sei un amico, proprio perché gli amici sanno tutto l'uno dell'altro e non si nascondono niente.
Noi viviamo oggi in una società aperta, eppure mai come oggi esistono tanti segrti e tanti programmi per i computer per difendere la privacy, che assomigliano alle mure di Troia dopo che i cittadini hanno fatto entrare il cavallo di legno imbottito di nemici, pronti ad uscire in una notte oscura di tregenda per incendiare la città. 
Io ho pensato che questii pericoli di troiani e di Achei possono invece diventare un mezzo per incendiare di bene la terra, se abbiamo il coraggio di aprire le porte al bene e di diffondere solo il bene, senza preoccuparsi di nascondere niente, ovverosia senza preoccuparsi del male, come se fossimo rinati innocenti in un nuovo paradiso terrestre che dobbiamo costruire in attesa di andare im quello che ci attende.
Il mio messaggio è tutto qui: si tratta di provare a rendere pubblico anche il privato.
Forse è un tentativo che assomiglia a una pazzia, ma diffondere il bene è sempre una pazzia: la più grossa che ci sia, se diffondere il contrasto per vincere dovesse sembrare un male, senza considerare che una via di mezzo non è mai possibile per arrivare ad un unico fine.
Allora prova a rispondermi pubblicamente su questo blog nel riquadro dei commenti, e vediamo chi tra noi due ha più coraggio!

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