mercoledì 16 novembre 2011

Altre foto-auguri in preparazione del Natale


BUON NATALE 2011 !
Oggi è nato qui Gesù Bambino

e, in ogni oggi,


in ogni dove,

in ogni casa

che sono chiesa.



giovedì 10 novembre 2011

TREVIRI


Treviri, città ricca d'un indimenticabile passato
sobria
raccolta
gentile
edificata su pietre vive che ricordano,
proteggono e conservano un tesoro nascosto
eppure mai rinchiuso in poveri orizzonti
che sembra raccontare una storia arcana
affidata ai mille colori delle foglie portate dal vento 
a rincorrere le eterne stagioni d'una perenne vita.
Treviri, città ricca d'un indimenticabile passato
sobria

raccolta

gentile

edificata su pietre vive che ricordano,

proteggono e conservano un tesoro nascosto

eppure mai rinchiuso in poveri orizzonti

che sembra raccontare una storia arcana

affidata ai mille colori delle foglie portate dal vento 

a rincorrere le eterne stagioni d'una perenne vita.

martedì 1 novembre 2011

Auguri di Natale in preparazione


Buon Natale


– "Gesù sono solo!"
– "Vieni con noi, con mia mamma, Giuseppe, i pastori, gli Angeli e i santi...".
Se ti pare copia la foto e la didascalia per fare gli auguri, 
oppure segnala il blog

Auguri di Natale in preparazione

Buon Natale


– "Gesù sono solo, in un mondo vuoto!"
– "Vieni con noi, con mia mamma, Giuseppe, i pastori, gli Angeli e i santi...".
Se ti pare copia la foto e la didascalia per fare gli auguri, 
oppure segnala il blog

lunedì 24 ottobre 2011

Bamberga



Bamberga giosa e amica,


Avvincente come una favola che si racconta da sé
senza mancare di un significato arcano.

Come la natura forte
e nello stesso tempo delicata.

Come un dono che è bello e prezioso
eppure sempre reale.

Unica eppure varia

Dove aleggia la pace
e la presenza di un mistero.

Quasi disegno
e immagine della ‹libertà-solidarietà›.

martedì 27 settembre 2011

Vincenzo De Paoli



Oggi sono andato in chiesa perché sono un medico e volevo celebrare la festa di San Vincenzo che ha lavorato nel campo della sanità con una abnegazione e, si ouò dire, con un eroismo che non sono conosciuti a sufficienza. Il parroco del paese aveva preparato una messa come per una festa solenne. Finita la funzione sono andato in sagrestia a ringraziarlo perché la festa mi sembrava quasi un riconoscimento nei riguardi  di coloro che lavorano per gli ammalati e che ovviamente non sono solamente i medici. Vincenzo è stato una sorta di antesignano della medicina moderna e della medicina scientifica. Prima di lui i medici erano facilmente ciarlatani perché il loro lavoro era rivolto ai singoli casi particolari, non aveva basi statistiche e non aveva un addestrato contributo da parte del personale ausiliario. Senza l'aiuto degli infermieri il lavoro del medico è semplicemente inadeguato e senza un controllo statistico dei suoi risultati si dovrà accontentare di essere utile più per illusione che non per convinzion. Vincenzo ha portato una riforma di base e non solo effettiva quasi senza saperlo, animato da un ‹ideale› che solamente gli ‹idealisti› possono generare e nutrire. Gli idealisti a questo mondo sono persone molto pratiche che non cercano le convenienze, ma i Primi Prncipi e gli Scopi Ideali di chi si aspetta d'essere approvato dal Sommo Bene e non da un grazie che presto si può dimenticare.




sabato 10 settembre 2011

Gli animali falsi (favola)

C'era una volta un tale che, tra un pensiero e un altro, ammirò il creato e, al  veder l'enorme ricchezza degli animali, cominciò a ragionare a questo modo: "... Se sono così belli, se sono così diversi, se sono pieni di vita, se, se, se ... allora è bene che anch'io cerchi di imitarli in qualche modo!".
Se sono così forti, se litigano per vincere, se uccidono per divorare, se, se, se ... allora è bene che anch'io non manchi di imitarli nel bisogno!".
Così dopo aver pensato e dopo averlo detto ... si ammantò di una splendida criniera, lasciò crescere gli artigli sulle mani e le corna sulla testa e al solo ululare della sua voce rabbrividivano quei poveretti che lo avevano sentito anche da lontano.
Basta! La sua fama fece il giro della terra, acquistò credito e, infine, s'impose con facilità.
Ecco, perché oggi di uomini veri ce ne sono così pochi! Didipende dal fatto che sono cresciuti enormemente di numero gli animali falsi.


Altre favole in due libri si possono leggere su: http://paginarioarte.blogspot.com/

MASSIME

La virtù
la virtù dell'oro è la preziosità
dell'aquila l'alto volo
del leone la regalità
la virtù dell'uomo è un dono 
nascosto nel suo cuore.


Il profeta annuncia
il maestro insegna
il martire testimonia.


La verità
La verità è l'imitazione di un disegno
la ripetizione di un evento
la testimonianza di un ideale.








La pace
Basta una nube 
per sporcare il sereno
ma senza nubi 
non si vede il cielo
e senza difficoltà 
non si ritrova pace.




Il falso
Un giudizio incompleto è già errato
ma non è ancora falso.


Chi vuole imbrogliare la giustizia
imbroglia se stesso in qualità di giudice.

venerdì 24 giugno 2011

martedì 21 giugno 2011

Corollario del testo: "Un filosofo legge la bibbia".

La bibbia è la storia di un re ..., ma anche ...
la testimonianza di un  martire abituale.
Appunti annotati 
nella ricorrenza della Trinità 
il 19 06 2011


Per leggere l'intero libro basta cliccare su: paginariomedibibbia.blogspot.com e scegliere la pagina: Un filosofo legge la bibbia.


La bibbia non è, strettamente parlando, una dimostrazione razionale dell'esistenza di Dio che si possa accettare oppure rifiutare, allo stesso modo l'uomo non è una immagine – nel senso di manifestazione – di Dio più o meno opaca ma, sia l'una, sia l'altro, sono una storia e una realtà storica di ciò che sia Dio e di ciò che sia l'uomo.
In altre parole, la bibbia racconta la vera storia di un uomo nel suo sviluppo e nel suo esercizio e nello stesso tempo questo uomo si rivela un ‹altro Dio›, sia per l'assoluta unità ‹Dio-uomo› in quell'uomo che è Cristo, sia nelle estreme distinzioni particolari dei molti uomini che siamo tutti e ciascuno di noi.
L'uomo infatti è la manifestazione della spiegazione di Dio, mentre la natura è la manifestazione della sua onnipotenza e lo spirituale è la volontà del suo amore.
E tutto questo è riferito, spiegato e comunicato dalla bibbia in un modo adeguato affinché i nostri occhi lo possano vedere e la nostra ragione lo possa comprendere.


La storia di Gesù, ossia il Vangelo, non è una favola o una poesia o una icona, ma è un dato di fatto. Altrettanto si può dire di Giobbe che è una figura o una icona, ma nello stesso tempo è ancora, così come è scritto, la fotografia di una realtà e non la pittura di una fantasia, così come esiste di fatto in tutti gli uomini.


La bibbia è la storia di un re e di un regno, ma successivamente di un profeta e di una profezia e, infine è anche la storia di un incarico che coincide con la testimonianza di un  martire.
Il tutto visto, raccontato, comunicato, perché consiste nella conoscenza di Dio da parte dell'uomo e, nello stesso tempo, la rivelazione di Dio all'uomo. L'uomo infatti è un vivente (animale) razionale e arriva alla conoscenza di Dio percorrendo le tappe dello sviluppo razionale, ma anche esercitando le virtù del suo spirito e valorizzando il bene della sua natura e di tutti i beni naturali della terra.
In questo senso la bibbia è anche la spiegazione e la rivelazione di cosa sia un uomo. 


I vari personaggi e le figure-icone della bibbia raccontano e descrivono la storia dell'uomo. 
L'uomo nella prima età avverte una vocazione, nel suo sviluppo si manifesta un profeta e con la morte confessa una testimonianza. 
Un bambino sogna di diventare un re perché è chiamato ad esserlo, ma per arrivare a tanto deve successivamente convincere gli altri re, suoi compagni di onore e suoi pari di valore, tracciando poco per volta il disegno della sua vita, Tuttavia è solamente con la morte che la sua regalità e il suo disegno diventano testimonianza, perché solamente con l'annullamento di sé arriva a manifestarsi amore: simile a quello di Dio stesso, tuttavia non equivalente, né della stessa qualità, né della stessa misura. L'amore di Dio, in Dio e nell'uomo, si differenzia da qualsiasi altro amore nell'atto di donare se stesso del tutto fino al sacrificio del proprio sé. L'uomo diventa così offerta che si consuma sepolto dalla terra per diventare nutrimento della natura che l'aveva generato. La regalità dell'uomo è una chiamata-investiura, la sua vita è un disegno reale, la sua morte una resurrezione.
In pratica la vita di un uomo è un dono, un lavoro e una contemplazione.


Ogi uomo è ‹chiamato› – ovverosia ha la vocazione – a diventare uomo, cioè il re del creato, ma per assumerne l'investitura che è il riconoscimento del suo ‹incarico› e, nello stesso tempo poter esercitare questa ‹autorità› deve superare l'età di un bambino, arrivare al compimento della maggioranza, anzi, solamente nella sua piena maturità potrà godere di una autorità pienamente riconosciuta e sufficientemente manifestata.
Anche i nostri personaggi biblici non sfuggono a questa legge naturale.
Giuseppe acquista una autorità indiscussa sui fratelli non quando racconta i suoi sogni, ma quando si è fatto le ossa in terra straniera nella veste, prima, dello schiavo e, poi, del funzionario del faraone. Lo stesso Davide scelto da Dio e unto re da Samuele riceverà questo incarico non automaticamente dopo aver abbattuto il gigante Golia, ma alla fine di un'esperienza di vita come partigiano-ribelle nelle linee del nemico e, una volta salito sul trono, dovrà anche affrontare la rivolta di uno dei suoi stessi figli prima che la sua autorità possa essere assoluta.
Così le nostre figure tipiche della bibbia diventano icone e personaggi esemplari per ciascun uomo, che solamente al termine della sua vita conoscerà di essere stato un chiamato a costruire un disegno per compiere un incarico, anzi solamente dopo la sua morte, il suo ricordo e il giudizio eterno sanciranno definitivamente l'onore e il valore della sua autorità.


Se questo accade nella nostra storia personale, a maggior ragione e con più evidenza, non manca di sciorinarsi in tutte le pagine della bibbia cominciando dalla genesi per finire al'apocalisse. 
Nell'età bambina della storia biblica la vocazione dell'uomo è una chiamata a compiere una promessa di Dio. Il re del creato è un patriarca senza fissa dimora, all'infuori di una terra promesa e, il suo Signore si manifesta così nelle vesti di un Padre che prepara il futuro del figlio. Più avanti nell'età dell'incipiente giovinezza si accorge di essere un designato per contribuire alla affermazione personale e comunitaria delle linee di un disegno previsto e intelligente, come per esempio, succede con Giuseppe e con Mosé. Solamente in età matura l'uomo acquista quella autorità che lo riconosce un re famoso come Salomone. 
Sebbene siano importanti e necessarie tutte le tappe di questo sviluppo al punto da essere incarnate nelle diverse età della storia sia personale, sia collettiva di comunità, il vero ‹Uomo› totalmente realizzato è quella persona che libera da ogni impedimento e sciolta da ogni necessità è il messia dell'intera creazione. Gesù è vero uomo, perché è vero Dio. La sua vocazione il suo disegno e l'autorità sono insieme uniche e nello stesso tempo distinte in seno alla Trinità. Egli solamente è la rivelazione della ‹umanità› nel senso di vera immagine del vero Dio. 
Egli non è solamente la vocazione, il disegno e l'incarico che lo distinguono in seno alla Trinità, ma è anche la partecipazione all'uomo di questa realtà affinchè ciascuno, in unità con lui, la possa realizzare nel suo piccolo mondo, come i tralci che producono frutto, perché ricevono la linfa dell'intera vite.


Non si può considerare il re del creato come se fose un robot o un animale qualunque o, ancor peggio, come se fosse il re della savana. Si può rinunciare alla carica, ma non abdicare alla propria dignità. 
Bisogna infatti didtinguere tra connessione e partecipazione. La connessione è fisica o reale, mentre la partecipazione è anche voluta e volente, naturante e naturata, comunicata e cimunicante. Effettivamente dipende dalla natura, dalla esistere e dallo spirito dell'uomo. In questo senso è libera e responsabile, perfino quando è necessaria; proprio per questo la partecipazione produce unità e salva la distinzione.
L'uomo è sempre una persona distinta, perché è stata scelta, è dotato perché è stato pensato e amato, è degno di stima perché ricco di virtù. Non c'è paragone tra le varie realtà e l'uomo: le cose si assomigliano, ciascun uomo è sempre unico.
Vedi anche:
paginariomedibibbia.blogspot.com

sabato 18 giugno 2011

GIUDA: un recital DA LEGGERE









Ho pubblicato la commedia scritta una trentina di anni fa. 
Per leggerla al completo basta cliccare su 
paginarioarte

giovedì 16 giugno 2011

GIUDA: un recital DA LEGGERE

Sto preparando una copia di una mia vecchia commedia, quanto mai oggi attuale.


Si può cominciare a leggere cliccando su:

PAGINARIOARTE

che riporta il primo atto.
Lo completerò tra poco con il terzo e ultimo atto,
seguito da un epilogo
ma è mia intenzione riportarla interamente.

martedì 14 giugno 2011

VACANZE STRAORDINARIE

a LOURDES il 08 06 11

Per conoscere la Francia non basta Parigi:
non può mancare Lourdes.

La bellezza e l'ordine di Lourdes
si offrono amichevolmente su un semplice piatto pulito 
senza presentarsi nella confezione di una fredda scatola di cartone.

Ogni cosa è modesta trasparente e santa.

Il regno della pace popola le strade innondate di luce.
Il dominio della violenza nascosto tra le mura di una rupe inacessibile e lontana.

Le strade della Grazia  affollate di popolo 
innondate di luce.

La Madonna ai piedi della croce desolata tra un Padre lontano e un Figlio abbandonato, 
non ha cercato un partito promettente (un appoggio compiacente) , ha scelto un martirio glorioso.

Il Signore ci vede tutti insieme
e ci segue personalmente.

Quante nubi coprono la terra
e quanto pochi gli spiragli per vedere il cielo 
eppure la luce del sole illumina il giorno e spegne la notte.

Scendiamo dal paradiso di Lourdes 
e portiamo con noi Dio in terra.

Un tetto una torre una bandiera … 
un Cielo che ci attende.

giovedì 12 maggio 2011

Il Cielo ci attende


Filastroca     

Un trabiccolo 
per correre
un bastone 
per andare
un libro 
per pregare
e, finalmente, 
arrivare.

mercoledì 11 maggio 2011

Bambini e burattini (favola)

Un magnifico papà burattinaio
C'era una volta un magnifico papà che era anche un famoso burattinaio. 
Finita la giornata, lasciava il teatro, ammucchiava i burattini sul palcoscena, calava il sipario e spegneva le luci per andare dai suoi bambini.

Così, se anche voi andrete in quel paese vedrete, sul calar della notte, un teatro al buio con le marionette di una scena che finisce presto e, una casa innondata di luce e di gioia, che non finisce mai.

giovedì 28 aprile 2011

Una lettera personale per tutti


Carissimo B.
Grazie per gli auguri e la tua lettera. Con pochi tratti mi hai fatto sapere quanto mi premeva.
È una consolazione ricevere belle notizie e tu hai l'arte di trasmettere tutte quelle opportune in modo aperto e semplice.
Forse stimolato dalle tue qualità ho pensato di risponderti pubblicamente, non tralasciando di spiegarti il perché e il percome.
Se non sei del parere cancellerò anche questa pagina , infatti, l'usuale è sempre più amico anche quando magari è meno aperto.

Prima di venire da me scrivimi ancora leggi quel che segue.
Tu lo sai che ti ho sempre accolto come e perché sei un amico, proprio perché gli amici sanno tutto l'uno dell'altro e non si nascondono niente.
Noi viviamo oggi in una società aperta, eppure mai come oggi esistono tanti segrti e tanti programmi per i computer per difendere la privacy, che assomigliano alle mure di Troia dopo che i cittadini hanno fatto entrare il cavallo di legno imbottito di nemici, pronti ad uscire in una notte oscura di tregenda per incendiare la città. 
Io ho pensato che questii pericoli di troiani e di Achei possono invece diventare un mezzo per incendiare di bene la terra, se abbiamo il coraggio di aprire le porte al bene e di diffondere solo il bene, senza preoccuparsi di nascondere niente, ovverosia senza preoccuparsi del male, come se fossimo rinati innocenti in un nuovo paradiso terrestre che dobbiamo costruire in attesa di andare im quello che ci attende.
Il mio messaggio è tutto qui: si tratta di provare a rendere pubblico anche il privato.
Forse è un tentativo che assomiglia a una pazzia, ma diffondere il bene è sempre una pazzia: la più grossa che ci sia, se diffondere il contrasto per vincere dovesse sembrare un male, senza considerare che una via di mezzo non è mai possibile per arrivare ad un unico fine.
Allora prova a rispondermi pubblicamente su questo blog nel riquadro dei commenti, e vediamo chi tra noi due ha più coraggio!

martedì 19 aprile 2011

Compleanno

Augurissimi!
Ieri era il mio compleanno.
Benvenuti gli anni e benpassato il tempo necessario per aver concorso a mantenerli in vita.
È stata anche l'occasione per ricordare e ricordarci a vicenda, bene augurando e bene ringraziando ed è stata anche l'occasione di fare una nuova cartolina per la mia collana foto pensieri.










Gli anni vengono in fretta
e più in fretta se ne vanno
sempre molti, mai abbastanza.
Rimane invece accesa
la fiamma di quel fuoco
che si consuma in cenere
per tramutarsi in luce.

giovedì 14 aprile 2011

LE CHIESE DELLA DOMENICA - dom. delle palme

Osanna al figlio del re Davide


Esultiamo con Gesù per prepararci a portare con lui la croce.
Gesù stesso prepara la sua entrata trionfale in Gerusalemme per affermare il suo ‹disegno›, completare la ‹vocazione› di salire il Calvario, e ritornare al Padre che gli aveva affidato questo ‹incarico› (vedi Mt. 21, 1 - 11).


I miei primi interessi nel campo della filosofia riguardavano il problema dell’obbedienza e dell’autorità. Se ci penso oggi non trovo migliore spiegazione a proposito, di quella dataci da Gesù, eletto dal popolo, inviato da Dio e crocifisso dagli uomini. In effetti noi tutti riconosciamo ed eleggiamo una autorità che sia ‹carismatica›, perché viene da Dio, e che sia amore, perché pronta a pagare di persona. Gesù l’ha incarnata, perché egli stesso è Dio, e non solamente un suo inviato, proprio per questo è anche una autorità democratica, infatti, è entrato in Gerusalemme accolto da un popolo osannante, unito e concorde.

domenica 10 aprile 2011

ULIBRO NUOVO del paginario

Oggi festa!
Il cielo senza una nuvola, il sole risplendente, sbocciano i primi fiori e io ho finito di correggere un piccolo libro intitolato:

UN FILOSOFO LEGGE LA BIBBIA
che promette non un commento e ancor meno una predica,
ma assicura un aumento di conoscenze razionali documentate dalla sapienza degli antichiOvviamente, vista con gli occhi di una persona che vive oggi e che, non qualche rara volta, può sbagliare e che, quindi, chiede al lettore la bontà di un consiglio e una eventuale correzione.
La presentazione, il sommario, e gli argomenti trattati nel testo si possono leggere cliccando nella home pagine di questo blog sul link MEDIBIBBIA
(medibibbia è una collana che comprende oltre a "Un filosofo legge la bibbia - filobibbia", anche: "Un medico legge la bibbia" e ancora altri previsti non ancora trascritti).
È il mio regalo per Pasqua: ringrazio chi lo gradirà e chi mi risponderà con i suoi commenti o una email. 

Le chiese della domenica
La resurrezione di Lazzaro
Non per paura, non per convenienza, ma per amore: questa è la vera vita!
Santuario di Andecs De
Gesù viene a conoscenza della malattia di un suo amico: Lazzaro, eppure aspetta a  correre in suo aiuto, quando è ormai morto da quattro giorni.
Perché?
Perché ha paura di essere scoperto dai Giudei che lo cercano per eliminarlo?
Oppure per conquistare il favore popolare, risuscitando un morto dopo quattro giorni con un miracolo ancor più strepitoso di una semplice guarigione?
Ebbene, giunto davanti alla tomba dell'amico piange commosso, ma esclama: "Ti ringrazio Padre che mi dai la possibilità di ricondurlo ancora vivo ai suoi parenti e miei amici!".
Così dicendo Gesù testimonia la volontà del Padre e l'obbedienza del Figlio, ambedue che corrispondono alla fede e all'amore reciproco che li lega.
I Farisei invece colgono un motivo in più per sopprimere il Figlio e per rinnegare il Padre.
Per noi un motivo in più per conoscere l'Amore (reciproco - unitario e distinto - corresponsabile), che è il Dio della Trinità.


L'analogia delle virtù 
La fede è come una pentola sul fuoco.
Permette all'acqua di rinfuocarsi senza perdersi in vapore e senza rischiare di estinguere il fuoco.
L'amore è invece il fuoco stesso che esiste solamente, ma che si sporca subito, quando si estingue perché diventa cenere.
La speranza poi è il lavoro di riattizzare i carboni accesi.

Massime
Com'è difficile far le cose bene!
Eppure è l'unico modo per cominciare a fare il bene.

Com'è difficile essere sempre sinceri!
Eppure è l'unico modo per cercare insieme la verità.

Il numero è il mattone della lingua che serve per valorizzare
rispecchia la misura e permette l'ordine.

La parola è il mattone della lingua che serve per raccontare
rispecchia la ragione e illustra la comunicazione.

lunedì 4 aprile 2011

Cartoline auguri

Gli auguri per la Pasqua in anteprima

Il sole non illumina il cielo 
senza lasciarci il suo splendore in terra.
















Il sole splende in cielo 
e illumina la terra.