giovedì 28 aprile 2011

Una lettera personale per tutti


Carissimo B.
Grazie per gli auguri e la tua lettera. Con pochi tratti mi hai fatto sapere quanto mi premeva.
È una consolazione ricevere belle notizie e tu hai l'arte di trasmettere tutte quelle opportune in modo aperto e semplice.
Forse stimolato dalle tue qualità ho pensato di risponderti pubblicamente, non tralasciando di spiegarti il perché e il percome.
Se non sei del parere cancellerò anche questa pagina , infatti, l'usuale è sempre più amico anche quando magari è meno aperto.

Prima di venire da me scrivimi ancora leggi quel che segue.
Tu lo sai che ti ho sempre accolto come e perché sei un amico, proprio perché gli amici sanno tutto l'uno dell'altro e non si nascondono niente.
Noi viviamo oggi in una società aperta, eppure mai come oggi esistono tanti segrti e tanti programmi per i computer per difendere la privacy, che assomigliano alle mure di Troia dopo che i cittadini hanno fatto entrare il cavallo di legno imbottito di nemici, pronti ad uscire in una notte oscura di tregenda per incendiare la città. 
Io ho pensato che questii pericoli di troiani e di Achei possono invece diventare un mezzo per incendiare di bene la terra, se abbiamo il coraggio di aprire le porte al bene e di diffondere solo il bene, senza preoccuparsi di nascondere niente, ovverosia senza preoccuparsi del male, come se fossimo rinati innocenti in un nuovo paradiso terrestre che dobbiamo costruire in attesa di andare im quello che ci attende.
Il mio messaggio è tutto qui: si tratta di provare a rendere pubblico anche il privato.
Forse è un tentativo che assomiglia a una pazzia, ma diffondere il bene è sempre una pazzia: la più grossa che ci sia, se diffondere il contrasto per vincere dovesse sembrare un male, senza considerare che una via di mezzo non è mai possibile per arrivare ad un unico fine.
Allora prova a rispondermi pubblicamente su questo blog nel riquadro dei commenti, e vediamo chi tra noi due ha più coraggio!

martedì 19 aprile 2011

Compleanno

Augurissimi!
Ieri era il mio compleanno.
Benvenuti gli anni e benpassato il tempo necessario per aver concorso a mantenerli in vita.
È stata anche l'occasione per ricordare e ricordarci a vicenda, bene augurando e bene ringraziando ed è stata anche l'occasione di fare una nuova cartolina per la mia collana foto pensieri.










Gli anni vengono in fretta
e più in fretta se ne vanno
sempre molti, mai abbastanza.
Rimane invece accesa
la fiamma di quel fuoco
che si consuma in cenere
per tramutarsi in luce.

giovedì 14 aprile 2011

LE CHIESE DELLA DOMENICA - dom. delle palme

Osanna al figlio del re Davide


Esultiamo con Gesù per prepararci a portare con lui la croce.
Gesù stesso prepara la sua entrata trionfale in Gerusalemme per affermare il suo ‹disegno›, completare la ‹vocazione› di salire il Calvario, e ritornare al Padre che gli aveva affidato questo ‹incarico› (vedi Mt. 21, 1 - 11).


I miei primi interessi nel campo della filosofia riguardavano il problema dell’obbedienza e dell’autorità. Se ci penso oggi non trovo migliore spiegazione a proposito, di quella dataci da Gesù, eletto dal popolo, inviato da Dio e crocifisso dagli uomini. In effetti noi tutti riconosciamo ed eleggiamo una autorità che sia ‹carismatica›, perché viene da Dio, e che sia amore, perché pronta a pagare di persona. Gesù l’ha incarnata, perché egli stesso è Dio, e non solamente un suo inviato, proprio per questo è anche una autorità democratica, infatti, è entrato in Gerusalemme accolto da un popolo osannante, unito e concorde.

domenica 10 aprile 2011

ULIBRO NUOVO del paginario

Oggi festa!
Il cielo senza una nuvola, il sole risplendente, sbocciano i primi fiori e io ho finito di correggere un piccolo libro intitolato:

UN FILOSOFO LEGGE LA BIBBIA
che promette non un commento e ancor meno una predica,
ma assicura un aumento di conoscenze razionali documentate dalla sapienza degli antichiOvviamente, vista con gli occhi di una persona che vive oggi e che, non qualche rara volta, può sbagliare e che, quindi, chiede al lettore la bontà di un consiglio e una eventuale correzione.
La presentazione, il sommario, e gli argomenti trattati nel testo si possono leggere cliccando nella home pagine di questo blog sul link MEDIBIBBIA
(medibibbia è una collana che comprende oltre a "Un filosofo legge la bibbia - filobibbia", anche: "Un medico legge la bibbia" e ancora altri previsti non ancora trascritti).
È il mio regalo per Pasqua: ringrazio chi lo gradirà e chi mi risponderà con i suoi commenti o una email. 

Le chiese della domenica
La resurrezione di Lazzaro
Non per paura, non per convenienza, ma per amore: questa è la vera vita!
Santuario di Andecs De
Gesù viene a conoscenza della malattia di un suo amico: Lazzaro, eppure aspetta a  correre in suo aiuto, quando è ormai morto da quattro giorni.
Perché?
Perché ha paura di essere scoperto dai Giudei che lo cercano per eliminarlo?
Oppure per conquistare il favore popolare, risuscitando un morto dopo quattro giorni con un miracolo ancor più strepitoso di una semplice guarigione?
Ebbene, giunto davanti alla tomba dell'amico piange commosso, ma esclama: "Ti ringrazio Padre che mi dai la possibilità di ricondurlo ancora vivo ai suoi parenti e miei amici!".
Così dicendo Gesù testimonia la volontà del Padre e l'obbedienza del Figlio, ambedue che corrispondono alla fede e all'amore reciproco che li lega.
I Farisei invece colgono un motivo in più per sopprimere il Figlio e per rinnegare il Padre.
Per noi un motivo in più per conoscere l'Amore (reciproco - unitario e distinto - corresponsabile), che è il Dio della Trinità.


L'analogia delle virtù 
La fede è come una pentola sul fuoco.
Permette all'acqua di rinfuocarsi senza perdersi in vapore e senza rischiare di estinguere il fuoco.
L'amore è invece il fuoco stesso che esiste solamente, ma che si sporca subito, quando si estingue perché diventa cenere.
La speranza poi è il lavoro di riattizzare i carboni accesi.

Massime
Com'è difficile far le cose bene!
Eppure è l'unico modo per cominciare a fare il bene.

Com'è difficile essere sempre sinceri!
Eppure è l'unico modo per cercare insieme la verità.

Il numero è il mattone della lingua che serve per valorizzare
rispecchia la misura e permette l'ordine.

La parola è il mattone della lingua che serve per raccontare
rispecchia la ragione e illustra la comunicazione.

lunedì 4 aprile 2011

Cartoline auguri

Gli auguri per la Pasqua in anteprima

Il sole non illumina il cielo 
senza lasciarci il suo splendore in terra.
















Il sole splende in cielo 
e illumina la terra.

LE CHIESE DELLA DOMENICA - ANNO A

03 apr. 2011
Migliorare per guarire
L'uomo non è chiamato a difendere le proprie convinzioni ma a migliorarle. 
Gesù fa un miracolo in incognito: senza che nessuno lo sappia ridà la vista a un cieco nato che è l'unico a testimoniare la sua guarigione. Si formano così spontaneamente due partiti: il primo di quelli che credono al miracolo e alle affermazioni del risanato e il secondo di quelli che credono all'impossibilità dei miracoli e all'indiscutabilità delle proprie opinioni. I due partiti vengono prima a diverbio e, poi, in opposizione aperta.
Chi ha ragione?
Gesù non discute ma testimonia che i ciechi che vogliono vedere con gli occhi dello spirito possono riacquistare la vista, mentre chi non vuole vedere rimarrà sempre un cieco: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane» (Gv. 9, 41).

È così: l'uomo non è chiamato a difendere le proprie convinzioni ma a migliorarle. Non chi cambia e non chi rimane, ma chi ama con sincerità la Verità e il prossimo si libera della sua cecità.